Da alcuni anni nel trattamento del carcinoma del colon in fase avanzata si utilizzano farmaci definiti “antiangiogenici”, capaci cioè di bloccare il rifornimento di sangue alle cellule tumorali agendo sui vasi sanguigni che le stesse cellule tumorali creano per loro stesse. Diversi studi hanno dimostrato come uno di tali farmaci, bevacizumab, possa essere ancora utile anche quando sembra non funzionare più, quando cioè la malattia dà segni di “progressione”, ovvero di evoluzione. Lo studio CIRCUS ha l’obiettivo di aiutare a comprendere se un’analisi su plasma (che si ottiene con un semplice prelievo di sangue) possa essere utile per distinguere quali pazienti possono ancora beneficiare di questo trattamento e quali no, in modo da proseguire negli uni il trattamento ed orientare invece la scelta della terapia verso altre opzioni negli altri.
