Studio Rechallenge

La corretta selezione molecolare è oggi una realtà quotidiana nella scelta del trattamento dei pazienti affetti da tumore del colon-retto metastatico.

In pazienti affetti da tumore colorettale metastatico in assenza di mutazioni dei geni RAS/BRAF, l’utilizzo di farmaci a bersaglio molecolare come gli anticorpi monoclonali anti-EGFR quali Cetuximab o Panitumumab in associazione alla chemioterapia rappresenti la strategia ottimale nella prima linea di trattamento. Purtroppo, anche in quei pazienti che inizialmente beneficiano dell’effetto dell’anticorpo anti-EGFR, può accadere che in corso di terapia alcune cellule neoplastiche acquisiscano mutazioni nei geni RAS/BRAF, responsabili della resistenza acquisita al farmaco, e quindi della progressione di malattia.

Dalla nostra precedente esperienza dello studio CRICKET (http://fondazionearco.org/studio-cricket/) abbiamo appreso come sia tuttavia possibile, dopo un periodo di sospensione della terapia con anticorpi anti-EGFR, riproporre questi farmaci già usati durante la prima linea, ottenendo nuovamente un beneficio, almeno in alcuni pazienti. Questa strategia terapeutica che viene rirpoposta è definita “rechallenge”.

Con l’obiettivo di definire le caratteristiche della popolazione di pazienti che con maggiore probabilità trarrà nuovamente beneficio dagli anticorpi anti-EGFR già precedentemente utilizzati, abbiamo studiato alcuni parametri clinici, come la profondità e la durata della risposta in prima linea e l’intervallo fra le due linee a base di terapia anti-EGFR dei pazienti sottoposti a terapia con “rechallenge” nel nostro Polo Oncologico e in altri otto Centri italiani.

I risultati di questa analisi, condotta con il supporto della Fondazione ARCO, hanno dimostrato che le caratteristiche cliniche studiate non consentono di definire accuratamente i pazienti da candidare al trattamento con “rechallenge”.

Questi risultati suggeriscono che per meglio selezionare questo sottogruppo di pazienti e dunque personalizzare la terapia sarà fondamentale il ruolo della ricerca nello sviluppare e perfezionare le potenzialità della biopsia liquida, strumento che permette di descrivere puntualmente lo status delle mutazioni di RAS/BRAF nel tumore.