Studio TricomB

Attualmente, in pazienti affetti da tumore del colon retto metastatico non giudicati idonei per uno schema chemioterapico a base di doppiette (due farmaci chemioterapici), la scelta terapeutica indicata dalle linee guida è l’associazione di un farmaco chemioterapico, capecitabina, associato all‘anticorpo monoclonale bevacizumab.

Lo studio clinico TricomB è uno studio di fase I-II che si propone di valutare la sicurezza e l’efficacia di una nuova combinazione di farmaci, in particolare Trifluridina/tipiracil a capecitabina e bevacizumab, come terapia di I linea in pazienti con adenocarcinoma del colon-retto metastatico, giudicati non candidabili a trattamenti di combinazione a base di Irinotecano e Oxaliplatino.

Lo studio si articola in II fasi, nella prima si valuta un progressivo aumento del dosaggio dei farmaci per elaborare il profilo di sicurezza ed evidenziare le principali tossicità del trattamento, nella seconda parte si valuterà il tasso di risposte obiettive (ovvero la % di riduzione del carico di malattia) ai dosaggi stabiliti durante la fase 1.

La combinazione di farmaci viene somministrata in cicli ripetibili ogni 28 giorni e durante il trattamento i pazienti verranno continuamente monitorati per eventuali effetti collaterali così da evidenziare l’impatto di questa nuova combinazione sulla qualità della vita dei pazienti.

Alla base della scelta di associare due farmaci (Trifluridina/Tipiracil e capecitabina), già utilizzati separatamente nel tumore del colon, c’è l’effetto sinergico che esplicano tra loro sulla base del loro meccanismo d’azione. Infatti, la capecitabina sembrerebbe favorire l’ingresso della Trifluridina all’interno delle cellule tumorali e quest’ultima sembrerebbe in grado di riuscire a bypassare i meccanismi di resistenza alla Capecitabina.

Lo studio è attualmente attivo presso l’Oncologia Medica del Polo Oncologico di Pisa; a partire dalla fase II sarà attivo anche in altri centri Toscani sulla base dei risultati ottenuti in questa prima fase.